La Fotografia è una forma artistica e attività cronistica che non può prescindere dalla fotocamera, il mezzo tecnico con cui viene prodotta, e si differenzia dunque dalle principali Arti o attività di reportage, specialmente per questa caratteristica. Il mezzo tecnico subisce variazioni in dipendenza del fattore tecnologico.

Le gloriose fotocamere professionali
Il digitale nella produzione fotografica ha sviluppi recenti e si impone nei primi anni del secondo millennio, presentando delle radici a partire dal 1975, anno in cui un ricercatore della Kodak, Steven Sasson svuiluppò un progetto che utilizzava i rilevatori di luce elettronici o CCD (1969), una scoperta dei laboratori Bell, per fissare le immagini al posto della pellicola.
Il 24 agosto 1981 la Sony presenta la Mavica Fd5, prima macchina con supporto digitale al posto della pellicola. Nel 1991 Kodak applica i suoi dorsi digitali alle reflex Nikon, modello che chiama DCS-100. Nel 1999 Nikon presenta il modello D1, la prima reflex digitale della storia.
Siamo agli esordi del nuovo millennio e ancora non si capiscono con chiarezza le possibilità e gli orientamenti. Si intravedono però molte possibilità, ma, sia in campo professionale che in quello amatoriale non si riesce ancora ad intravedere bene la via maestra.
La fotografia professionale su pellicola rimane ancora leader indiscussa e la separazione che si è creata tra macchine medio formato *(1) per una fotografia elitaria per lavori pro, e macchine slr, 50mm o reflex per una fotografia più orientata al consumer o prosumer rimane ancora per molto. Le digitali, specialmente per il formato compatto, si diffondono in un settore amatoriale, semiprofessionale, dopo i proibitivi prezzi della novità di lancio, per il risparmio in termini di tempo e denaro che si riescono a realizzare. La sperimentazione e le speculazioni in questo settore forniscono i progressi per il settore tecnico professionale. A livello professionale non si intravede ancora una possibile sostituzione, gli apparecchi sono pochi, molto cari e di qualità modesta. La svolta si è avuta con la diffusione dei modelli reflex a partire dal 2008, anni in cui i più blasonati marchi, come Nikon, Canon e Pentax (modelli come la D3, D3x, D300, K7, Eos D5 Mark II, Eos D1), hanno messo sul mercato dei prodotti che si sono avvicinati in maniera molto simile alla fotografia professionale, puntando oltretutto all’allineamento con il medio formato, formato che con il digitale sta letteralmente subendo agonia visti i costi proibitivi e soprattutto la limitata differenza qualitativa rispetto al formato ridotto e al limite imposto dall’elaborazione con i tradizionali pc anche dei più veloci *(2) . In questi anni di introduzione del digitale ci si è resi conto che il sensore ha delle caratteristiche sostanzialmente simili alla pellicola, per cui un sensore di piccole dimensioni (larghezza per altezza) produce una immagine di peggiore qualità rispetto ad uno più grande (e questo si è notato subito con i piccoli sensori delle compatte); viceversa, la possibilità di elaborazione degli attuali pc sono compatibili con un tempo tecnico ragionevole per un formato non superiore al 35mm. A livello di qualità dell’immagine un formato maggiore del 35mm non fornisce miglioramenti sostanziali che giustificano sacrifici in termini di costo in tempo e economico, almeno per il momento, anche se si stanno compiendo sforzi in questa direzione.
Quindi in sostanza le case stanno puntando tutto sul formato dsrl, o 35mm digitale, di cui andiamo a ripercorrerne la storia perchè nel presente costituisce il formato di riferimento professionale.
Fotocamere Full Frame.
La prima reflex digitale full frame, con una dimensione 36×24 mm, è stata la fotocamera Contax N digital; annunciata nell’anno 2000 è stata commercializzata nella primavera 2002. La Contax N montava un sensore CCD Philips FTF3020-C di 6mp.
Canon sviluppò il suo pieno formato nel settembre 2002 con il modello EOS-1Ds con un sensore CMOS di 11,4mp con processore DIGIC -Digital Imaging Core.
Nel settembre 2002 e commercializzazione del maggio 2003 seguì la Kodak DCS Pro 14n con sensore CMOS di 13.89mp.
Nell’agosto 2007 Nikon lancia la sua prima full frame (che chiamerà FX rispetto al formato ridotto DX) con il modello D3 equipaggiata con sensore CMOS da 12mp e cpu Expeed 2.
Nel settembre 2008 Sony annuncia la sua prima ff con il modello Alpha 900 sensore CMOS da 24,6 mp e processore Bionz.
Un discorso a parte meriterebbe la tecnologia Foveon (2008) di Sigma, riconosciuto marchio operante nelle ottiche, ha sviluppato un settore per la produzione dei sensori secondo questo particolare processo. Si tratta della lettura dei singoli pixel dei sensori per strati secondo il colore rgb. Il singolo colore viene elaborato direttamente senza interpolazioni a differenza di ciò che avviene per i comuni sensori. In questo modo si ottiene una maggiore qualità e naturalezza dell’immagine. Il problema della tecnologia Foveon, essendo un marchio proprietario, non viene sviluppato in apparecchiature troppo sofisticate ed è proposto per formati più piccoli del full frame.
Nell’anno 2009 Pentax annuncia la K7, una fotocamera innovativa (formato ridotto) che utilizza le prestigiosissime ottiche SMC (Super Multi Coated) e uno stabilizzatore ottico SR direttamente montato nella macchina, processore PRIME II .
Da queste macchine parte una evoluzione che investe il formato 35mm digitale e lo consacra come formato professionale definitivo.
Le fotocamere digitali full frame del 2014.
Per l’anno 2014 sono al test le più recenti uscite e alcuni rumors interessanti.
Per quanto riguarda le uscite analizziamo le più interessanti a partire da casa Nikon.
Nikon D610
Dopo i rumors di settembre, la presentazione e la commercializzazione di ottobre 2013 la nuova entry level full frame di Nikon è stata testata con opinioni molto favorevoli da parte di tutti i recensori.
Grazie all’adozione di un nuovo otturatore (che ha risolto lo sporco e l’olio sul sensosere del precedente modello D610), la D610 in grado di presentare una raffica di 6 fps e un’apprezzata caratteristica per i modelli reflex, la modalità quiet, ossia uno scatto silenzioso di 3 fps.
La Nikon D610 è equipaggiata con un sensore CMOS full frame di 35,9 x 24mm da 24,3 MP, i cui dati sono elaborati dal velocissimo e precisissimo sensore EXPEED 3. Il sistema di messa a fuoco a 39 punti, Multi-CAM 4800 misto con rilevatore di fase, e sensibilità 100-6400 ISO espandibile a 25600. Display da 3,2″ e mirino pentaprisma con copertura del 100%. Il corpo presenta un telaio superiore e posteriore completamente in lega di magnesio e tropicalizzato.
La Nikon D610 si lascia apprezzare per la qualità dell’immagine che è sorprendente per una profondità di colore di 25,1 bits, il bassissimo rumore ad alti Iso, 2.980 ISO, e una gamma dinamica con un range di 14,2 AV. Anche il prezzo è davvero competitivo perchè venduta ad un prezzo di listino di 1.990 dollari Usa è tra le fotocamere reflex più interessanti per prezzo-prestazioni e allo stesso tempo al top per la foto statica e documentaristica. E’ una macchina che può essere confrontata con i modelli top di gamma sia Nikon che Canon in quanto a qualità di immagine. Rispetto ai modelli Canon presenta una messa a fuoco automatica con meno precisione e quindi per la foto dinamica, e i filmati, in un confronto presto-prestazioni sarebbe da preferire una Eos D5 mark III, e nella paesaggistica la leader è la Nikon D800.
Canon.
Per il 2014 Canon non ha modelli novità full frame oltre ai top di gamma EOS consolidati come 6d, 5d Mark III e 1D mark IV. Unico modello interessante anche se formato ridotto è la 70D, che è interessante conoscere per un nuovo tipo di messa a fuoco automatica a rilevamento di fase con lettura indipendente dei fotodiodi destro e sinistro, e calcolo sulla differenza di fase tra le due immagini sul parallasse. Una tecnologia che in tutta dinamica presenta una messa a fuoco dell’immagine costantemente aggiornata sia per foto che filmati. Funziona senza limitazioni con obbiettivi appositamente predisposti
Sony alpha.
Una novità tutta da scoprire è la prima fotocamera full frame Mirrorless (senza specchio e senza pentaprisma) al mondo con la sigla Sony α7. Questa nuova fotocamera ha un sensore CMOS Exmor full frame da 35 mm e 24,3 megapixel equipaggiata con il nuovo processore Bionz X in un corpo macchina molto compatto e leggero. Per inquadrare la scena è dotata di un mirino elettronico XGA Oled autofocus ibrido, che combina un auto focus a rilevamento di fase (sistema di rilevamento a 117 punti) con un auto focus a rilevamento di contrasto (con 25 punti) molto preciso. La fotocamera possiede ottime potenzialità a livello di qualità dell’immagine e di maneggevolezza.
La versione α7 “r” monta un sensore da 36 megapixel privo di filtro ottico passa basso -OLPF- e esclude pure la messa a fuoco a rilevamento di fase.
I prezzi e le disponibilità delle ottiche magari è il solo fattore che potrebbe limitarne la diffusione.
Rumors.
Per quanto riguarda i rumors invece vanno prese in considerazione una retò Nikon F3, emulazione digitale della prestigiosa F3 e una D4s che amplia il numero di pixel del sensore della D4, per una fotografia più orientata al paesaggio e al ritratto.
Per ciò che riguarda i rumors Canon ci sono molti fermenti per il rinnovamento completo dei modelli con novità come EOS 6D Mark II, EOS 5D Mark IV, EOS-1, EOS-1s e una EOS A1.
Molte attese per l’impiego della tecnologia Dual Pixel CMOS AF sui sensori ff di Canon.
Full Frame di Pentax.
La full frame di Pentax dovrebbe essere annunciata prima del Photokina 2014. Oltre ad un modello di nuova concezione e design, è in preparazione una copia del prestigioso modello storico LX. Pentax inoltre sta Medio formato Pentax 645DII
Finiamo con Sony che è allo studio di un modello denominato SR4 con nuovo sensore full frame a 54Mega pixel e 2460 punti di messa a fuoco.
Note.
*(1) Le Medio formato utilizzano sensori delle dimensioni di 6X6, 6×7 o 4,5X6. Sono fotocamere prodotte dai marchi Hasselblad con i modelli H3D, H4D e H5D che hanno dorsi digitali intercambiabili; provenienti dalla collaborazione tra Mamiya e Phase One nascono la Mamiya 645AFDIII e la Phase One 645AFDIII, che utilizzano i dorsi digitali della Phase One; dalla collaborazione Sinar -Jenoptik- e Leaf nascono invece i modelli Hy6, AFi e la Afi-II; Pentax 645D; Leica S2.
*(2) Per il momento non si conoscono a fondo le possibilità tecnologiche del digitale poste dai ben noti limiti come ad esempio la corsa alla riduzione delle dimensioni che dipende dalla possibilità di trovare una connessione tra molecole organiche e elettronica tradizionale, che consentirebbe una riduzione delle elettroniche; consentire l’impiego di pixel di minore dimensione più fedeli con tecniche per la riduzione del rumore fotonico per un miglioramento dlele immagini; gli studi su telemetri e sistemi di auto focus e screen o oculari che permettano l’eliminazione dello specchio sulle macchine; ulteriori progressi dell’ottica per un miglioramento delle lenti. Quindi tutto questo lavoro che si sta affrontando sulle reflex possono essere studi per un impiego futuro e un ulteriore passo verso un perfezionamento, con una corsa alla dimensione che al momento attuale non si capisce dove possa portare.
INDICE GENERALE DEL MANUALE DELLA FOTOGRAFIA PROFESSIONALE.
Parte II Tecnica fotografica.
Parte III …ancora sulla Tecnica della fotografia.
Parte IV Fotografia Professionale e Artistica.
Parte V: Leggi, Privacy, Copyrights, Liberatorie.
Parte VI: Paparazzi e Deontologia del fotografo.
Parte VII: i sensori degli apparecchi digitali [videocamere e fotocamere].
Parte VIII: l’Elettronica delle fotocamere digitali professionali.
Cellulari e Smartphone per la ” Fotografia “.
Parte IX Fotografia artistica, di ricerca. —> in progress
L'articolo Full Frame: il sensore definitivo per la fotografia professionale. sembra essere il primo su NoTiTiAE.